WOOP è l’acronimo di Wish, Outcome, Obstacle, Plan ed è una teoria elaborata dalla neuroscienziata tedesca Gabriele Oettingen che da oltre vent’anni studia i benefici e i limiti del pensiero positivo.
La Oettingen elaborò la sua teoria facendo studi su un centinaio di partecipanti al quale chiedeva di pensare al raggiungimento dei loro obiettivi e di cercare di raggiungerli.
I partecipanti erano suddivisi in 3 grandi gruppi.
- Al primo gruppo fu chiesto di identificare e desiderare un obiettivo
- Al secondo fu chiesto di identificare gli obiettivi e immaginare quali ostacoli avrebbero dovuto affrontare per raggiungerlo
- Al terzo fu chiesto di identificare gli obiettivi, immaginare gli ostacoli e pensare come superarli.
Ovviamente il gruppo più performante fu il terzo. Il primo, pur partendo con grandi motivazioni e senza vedere i lati negativi, perdeva entusiasmo durante il percorso non appena scorgeva i primi ostacoli
Il secondo si concentrava troppo sugli ostacoli e non riusciva a trovare le motivazioni adeguate.
Il terzo invece avendo pianificato una strada per superare gli ostacoli che avrebbe trovato riusciva, nella maggior parte delle persone, a raggiungere l’obiettivo prefissato.
La Oettingen definì quindi la strategia WOOP, il cui conseguimento aumenta le probabilità di successo.
A pensarci bene la WOOP è una strategia efficace e indispensabile che dovremmo adottare sia nella vita quotidiana che nella corsa.
Spesso la definizione degli obiettivi viene trascurata perché non sembra portare a nessun successo. Ha senso cercare di raggiungere un obiettivo di velocità quando sappiamo che il nostro PB non ci farà mai né diventare professionisti, né nemmeno vincere gare locali?
Ha senso cercare di raggiungere un obiettivo di distanza quando poi inevitabilmente sappiamo che con l’andare dell’età o per problemi di tempo sarà sempre più difficile mantenerlo o andare oltre?
Possiamo allora cercare di correre solo per stare bene e trovare un po’ di benessere?
La verità è che gli obiettivi ci aiutano a condurre una vita più ordinata e comunque più soddisfacente. Innanzi tutto dovremmo avere un alto livello di WISH. Possiamo anche segmentare il nostro obiettivo in più parti ma più alto sarà l’obiettivo, più ci avvicineremo. Certo l’obiettivo deve essere realistico, non posso ipotizzare di poter correre la mezza maratona in 1 ora ma conoscendo la mia età, il grado di allenamento, lo stato di forma, posso ipotizzare un obiettivo difficile ma molto stimolante, ad esempio correre la mezza in 1.35 enntro un anno. Quindi, in base alla WOOP, definisco bene il mio obiettivo e la data entro cui voglio raggiungerlo
A questo punto definisco l’OUTCOME, ovvero il risultato. Come mi sentirò appena realizzato? Che benefici ne trarrò e soprattutto sono disposto a non combattere e a non dare il meglio di me per non raggiungerlo? I benefici che otterrò devono essere quindi di grande importanza e so che, senza di questi, mi ritroverò nella attuale condizione
Nel percorso verso l’obiettivo non posso non inserire tutti gli ostacoli (OBSTACLE ) che potrebbero sovrapporsi e che posso prevedere. Infortuni, problemi al lavoro, problemi in famiglia, ecc..
Per ogni ostacolo provo a PIANIFICARE (PLAN) delle azioni correttive. E per la corsa questo è abbastanza facile, perchè soprattutto per gli infortuni, fatta una volta sarà valida per sempre e soprattuto con il tempo sarà più facile prevedere i tempi di recupero. Es. contrattura muscolare ai muscoli della coscia posteriore—> necessità di riposo di n giorni + terapia per n giorni, ripresa degli allenamenti ripartendo dalla settimana -2, oppure…problema al lavoro per una consegna imprevista per 2 settimane—> allenamenti ridotti in termini di quantità e qualità—> aumento degli esercizi di rinforzo muscolare.
La pianificazione deve anche tenere conto dei momenti in cui intervengono gli ostacoli, se il mio periodo di preparazione è di 6 mesi, impedimenti che accadono al primo mese sono sicuramente diversi da quando accadono a 2 settimane dall’obiettivo, ma anche in tal caso devo poterlo prevedere. A 2 settimane dal via sono pronto a reagire pur di completare l’obiettivo?
Elaborare una strategia WOOP è pertanto efficace e alla fina si tratta di “perdere” solo un paio di sere per poter pianificare tutto, ma vedrete che gli obiettivi saranno più chiari e voi sarete più sicuri di sé e positivi anche durante le “crisi”
E ricordatevi che, se non vi date degli obiettivi, vuol dire che state seguendo gli obiettivi di qualcun altro.